Negli anni Venti, piazza Azuni era il salotto di Sassari e la passeggiata serale si svolgeva fra questa piazza e il Palazzo di Città (oggi Teatro Civico) in corso Vittorio Emanuele. Al centro della piazza vi è il monumento eretto in onore di Domenico Alberto Azuni, giurista e storico sassarese, fondatore del diritto marittimo moderno, opera dello scultore genovese Carlo Rubato nel 1862. Sull’opportunità che la città erigesse un monumento al grande cittadino, vi furono all’epoca grandi discussioni, durate ben dieci anni; la determinazione degli studenti universitari e dei loro docenti fece sì che l’opera venisse realizzata, anche perché si sparse la voce che una grande città americana, Filadelfia, stava per erigerne uno in onore del grande sassarese. Sulla piazza si trovava anche la chiesa romanica di Santa Caterina, nel palazzo dove oggi sorge l’oreficeria Rossetti, demolita nel 1853.