Ellen Rose Giles è stata una studiosa americana, giornalista, antropologa e fotografa. Nasce l’11 marzo 1874 a Philadelphia e, conclusi gli studi, segue la sua passione, contagiandola alla madre, alla nonna e alle sorelle, quella di viaggiare. Si trasferisce inizialmente a New York, poi a Firenze e nel 1906 arriva a Sassari, insieme alla madre, in una casa in via Roma, al numero 87. In questo appartamento, Ellen Giles viene trovata morta dalla sua domestica il 15 gennaio 1914, uccisa da un colpo di pistola. La sua morte risulta subito alquanto misteriosa, visto che il proiettile che le aveva trapassato il cuore non aveva lasciato alcun segno nel vestito e nel corpetto che la donna indossava, tanto da far ipotizzare che Ellen fosse stata rivestita dopo la sua morte. La magistratura dell’epoca sbrigò frettolosamente la pratica archiviandola come suicidio, ma molti giornalisti americani continuarono a sostenere la tesi dell’omicidio. A dare vita alla tesi americana fu anche la scomparsa da Sassari, proprio in quei giorni, di un giovane nobile sassarese del quale non si è mai riuscito a dare un nome.
Le spoglie di Ellen Rose Giles giacciono in un loculo nel cimitero monumentale di Sassari. Della vicenda si è occupato un libro edito dall’Associazione storica sassarese, “Il caso Giles“, una dettagliata biografia della giovane studiosa americana scritta da Alberto Mario Pintus e Maria Giovanna Cugia.
Di misterioso nel caso Giles non rimane soltanto l’omicidio della studiosa americana. Sembra che, subito dopo la pubblicazione della biografia, una persona, della quale non si conosce l’identità, si rechi ogni settimana a posare un fiore bianco sulla tomba di Ellen Giles.